La Carrière des Lumières Dove la pietra, la luce e l'arte si fondono in una emozione unica. Può capitare che ti ci perda in quel mondo fatato che è la Carrière des Lumières una cava di pietra che diventa cattedrale votata all’arte, alla luce, alla musica. A pochi chilometri da Marsiglia, a due tornanti di pulman da Chateau des Baux, nelle viscere della terra, laddove veniva ricavata pietra da costruzione, al buio, al freddo, le stanze, immense, della cava, sono lo sfondo vivo su cui la luce, proiettata con maestria, trasforma il bianco-grigio dell’arenaria nella massima espressione d’arte di pittori francesi. La musica, classica, avvolge l’udito dello spettatore, entra nell’animo, lo droga, insieme alla bellezza dei quadri che si animano, dove il violetto, l’arancio, di Cezanne escono dallo sfondo e ti catturano dentro, puoi nuotarci, navigarci, in una nuova sindrome di Stendhall, rapito dallo spirito dell’autore. Sei una parte di una pennellata di Gaughin che avvolge capelli neri di bagnanti al sole, poi l’impressione di uno spruzzo d’acqua di Monet, oppure un bohemien di Cezanne. Avverti quasi il profumo inebriante dei fiori di Monet, l’aria umida degli stagni, il polline dei papaveri, e ti pare di toccare le pennellate forti e drammatiche di Vincent Van Gogh. Donne di Renoir dall’occhio languido ti guardano mentre in un caffè, romantiche figure di amanti danzano al ritmo di valzer, fissati per sempre sulla tela da un superbo Manet. I sensi possono perdersi in quel luogo, se ami l’arte, ti riconosci in ogni singolo capolavoro, ne sei parte integrante, e se mentre ti lasci coinvolgere, muovi anche il corpo per cambiare lievemente prospettiva, ci cammini dentro a quelle opere, sei viva parte della corrente letteraria e artistica che le ha ispirate. Se immagini i grandi pilastri che sorreggono il tetto di roccia come immense
La Carrière des Lumières
Dove la pietra, la luce e l’arte si fondono in una emozione unica.
Può capitare che ti ci perda in quel mondo fatato che è la Carrière des Lumières una cava di pietra che diventa cattedrale votata all’arte, alla luce, alla musica.
A pochi chilometri da Marsiglia, a due tornanti di pulman da Chateau des Baux, nelle viscere della terra,