I dreamer trovano la voce solista
Dopo il grandioso successo conseguito ad Hyde Park i quattro amici, carichi per fortunato momento appena vissuto, decisero di creare il loro primo demo. Era arrivato il momento di fare sul serio.
Suonare in una sala d’incisione era tutt’altra cosa che farlo in una cantina. Questo era stato da sempre il loro obiettivo principale, e poi, ancora, essere sugli scaffali di negozi specializzati. Ma tutto quello che si stava svolgendo sotto i loro occhi era così bello e strano al contempo da non poterci neppure credere. Sean stava ripercorrendo gli eventi che si erano svolti in quei due giorni. Mentre pensava a tutto ciò Sean era arrivato in prossimità del Tower Bridge. Il suo sguardo era perso nella profondità del fiume, quando, d’improvviso, si sentì urtare.
Si voltò verso l’autore del colpo, e la vide. Era una ragazza di circa 20 anni , un metro e 60 , profondi occhi verdi e un caschetto biondo cortissimo, e per un attimo Sean ebbe l’impressione di averla già vista. Quel viso dall’ovale perfetto e quello sguardo erano difficili da dimenticare.
Tornato a casa chiamò Dean e gli raccontò l’accaduto senza tralasciare neppure la strana sensazione percepita e la smodata voglia di ritrovarla. La reazione dell’amico a quella notizia non si fece attendere:
“Ma sei pazzo? Hai la più pallida idea di quanti abitanti conta Londra?
Lo so perfettamente quanto è grande Londra, Dean! – ribatté infastidito Sean – Ma io la troverò!
Il giorno seguente, dopo aver effettuato la registrazione di alcuni brani, i ragazzi furono informati che al Covent Garden quella sera ci sarebbe stato un concerto. Si trattava di un band emergente, tutta al femminile, The International girls, dalla comprovata bravura!
Quella sera Sean rivide la ragazza misteriosa e i Dreamer trovarono la loro voce solista. Adesso il successo era assicurato.